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Cosa succede in caso di emergenza reale o simulata, senza il sistema Arcapass?
Suonano le sirene d’allarme, tutti vengono allertati, sia dipendenti che eventuali visitatori (se ce ne sono), e tutti si recano al punto di raccolta più vicino.
Nel punto di raccolta si trova almeno un responsabile della sicurezza, munito di elenchi cartacei spesso non aggiornati nelle simulazioni, figuriamoci in caso di emergenza vera e improvvisa.
Comincia a fare un appello a voce, spesso con il megafono, chiamando una ad una le persone e spuntando su carta i presenti e gli assenti.
Eventualmente segna anche la motivazione di assenza, se conosciuta (es. ferie, malattia o altra assenza giustificata).
In aggiunta, spesso le liste cartacee possono risultare incomplete o imprecise. Il risultato è che l’appello comporta notevoli perdite di tempo.
Immaginate delle esercitazioni così organizzate in aziende con centinaia di dipendenti…
La lentezza insita in tali procedure comporta perdite di ore lavorate da moltiplicare per il numero delle persone coinvolte, e per il numero delle esercitazioni.
Facilmente si arriva a costi economici talmente rilevanti che il sistema Arcapass può ripagarsi già con il tempo lavorativo recuperato, nel giro di poche esercitazioni.
